La scelta dei contenuti avverrà secondo di criteri di rispondenza a particolari obiettivi didattici programmati dall'insegnante, in base alle esigenze delle diverse scolaresche.
Infatti le indicazioni di contenuti sono date in funzioni di stimolo alle capacità elencate, e non come finalità, secondo un concetto di cultura intesa non come puro accumulo di dati e nomi.
Attraverso concrete esperienze musicali, secondo i principi del metodo induttivo, si avranno acquisizioni di vario tipo: dal teorico al lessicale, dal grafico all'analitico.
L'insegnante potrà servirsi delle precedenti esperienze maturate dagli alunni nel loro ambiente, scolastico ed extra-scolastico, per condurli a percepire ed apprezzare i valori espressivo-linguistici della musica e le sue funzioni nella realtà contemporanea.
Il riferimento del fatto musicale all'autore, alla più ampia condizione umana e sociale, di cui il fatto stesso é espressione e testimonianza, apre l'educazione musicale a quella prospettiva interdisciplinare che le dà il suo significato più profondo.
Sarà opportuno che i diversi settori della materia (educazione dell'orecchio musicale, ascolto, apprendimento della notazione, pratica vocale e strumentale, creatività) siano trattati globalmente per favorirne il coordinamento, e non considerati momenti fra loro indipendenti.
La distribuzione degli argomenti nell'arco triennale è lasciata alla discrezionalità dell'insegnante che terrà conto delle specifiche situazioni scolastiche ed ambientali, in cui si troverà ad operare.
Gli stessi argomenti saranno utilmente ripresi da un anno all'altro, con ritorni critici che consentano l'approfondimento degli aspetti fondamentali del far musica.
Per uno sviluppo sistematico del programma e per una corretta verifica si consiglia l'uso del registratore, per le molteplici possibilità di tipo didattico offerte da tale sussidio.
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