IV - Sviluppo delle capacità e proposte di contenuti

1) Educazione dell'orecchio musicale:

capacità di discriminare e di memorizzare i fatti sonori, negli aspetti ritmico, melodico, armonico, timbrico, formale.
Capacità di una corretta riproduzione del suono, soprattutto mediante la voce, di cui si curerà una adeguata impostazione.
Osservazione e analisi dei fenomeni acustici della realtà quotidiana (suoni e ritmi dell'ambiente naturale e umano con riferimento anche all'aspetto fonico del linguaggio verbale).
Osservazione e analisi del suono nei suoi vari parametri (altezza, intensità, timbro, durata).
Riconoscimento di strumenti e voci attraverso il timbro: tale esperienza sarà utilmente arricchita dalla conoscenza visiva degli strumenti accompagnati dai cenni esplicativi sulla loro forma e struttura in funzione dell'emissione del suono.
Il senso ritmico verrà maturato non solo attraverso un tradizionale strumentario ma anche attraverso una pratica fono-gestuale individuale e collettiva (dai semplici movimenti ritmici alla danza).
Si darà ampio spazio a libere proposizioni ritmiche attraverso imitazione e improvvisazione, mentre si procederà parallelamente con le relative scritture e letture.

2) Notazione:

comprensione della corrispondenza suono-segno per un primo avvio all'uso consapevole della notazione musicale, sia di tipo intuitivo, sia di tipo tradizionale, con cenni ai sistemi grafici usati nella musica contemporanea.

3) Lettura dell'opera musicale; intesa come ascolto guidato e ragionato:

capacità di prendere coscienza dei più semplici elementi costitutivi (ritmici, melodici, timbrici, ecc.) di ogni brano musicale.
Affinamento del gusto e scoperta sia della personalità dell'autore sia delle testimonianze storico-sociali dei documenti musicali ascoltati.
L'ascolto spazierà nelle varie dimensioni, senza preclusioni di epoca, nazionalità, genere, non trascurando musiche di civiltà extra-europea e il canto popolare religioso.

4) Attività espressivo creative.

a) Capacità di riprodurre modelli musicali dati: con la voce con i mezzi strumentali a disposizione, individualmente, in gruppo. La prativa corale dovrà farsi, dopo adeguata preparazione, per improvvisazione, imitazione e lettura. Questo momento sarà di grande importanza ai fini della socializzazione. La pratica strumentale si esplicherà sia con gli strumenti di uso più comune nelle scuole, sia con quelli eventualmente costruiti dagli alunni stessi, sia con l'utilizzazione degli oggetti circostanti o facilmente reperibili.

b) Capacità di portare un contributo personale alla realizzazione dei modelli musicali proposti, intervenendo negli aspetti dinamico, agogico, timbrico, fino a variarne la struttura ritmica, melodica, modale.

c) Capacità di ricreare con la voce o con i mezzi a disposizione, da solo o con altri, i più elementari processi formativi del linguaggio musicale. In altri termini, analogamente a quanto avviene per gli altri mezzi espressivi (figurativo, verbale, gestuale, ecc.), capacità di dar forma a semplici idee musicali che abbiano una loro logica (utilizzando elementi ritmici, melodici, timbrici, dinamici, ecc.) singolarmente o in combinazione.